Storia Certosa – formato breve

Il fondatore del monastero e della chiesa fu il nobile Bartolino Di Negro; nel 1280 fece donazione di terre dei suoi possedimenti in Rivarolo al Priore generale dei Certosini Bozone, allora in Grenoble, per l’erezione in Rivarolo di un monastero e di una chiesa dell’Ordine.

I monaci poterono servirsi in un primo tempo d’una cappella o chiesetta dei Di Negro, secondo Galbiati (pp. 130 – 131), il quale esclude che la prima chiesuola sia stata quella del 1174 intitolata a S. Maria di Rivarolo. Per l’insorgere di varie difficoltà la presa di possesso della donazione avvenne nel 1295 e i lavori di costruzione del monastero ebbero inizio il 2 (o l’11?) luglio 1297. La chiesetta primitiva, identificata da alcuni studiosi nell’attuale cappella di S. Bartolomeo, venne interamente inglobata nella ricostruzione nei sec. XV e XVI. Nel 1519 i monaci eressero l’elegantissimo chiostro, il terzo, i cui 20 archi per il lungo e i 12 per il largo poggiano su 32 colonne di marmo bianco ad alto fusto con gli stemmi dei benefattori più insigni: Spinola, Doria, De Negri.

La chiesa fu consacrata l’8 settembre 1563 dal vescovo mons. Gerolamo Ferragatta.

Sotto il presbiterio, un altro Di Negro, Orazio, nel 1611 costruì lo scurolo per le tombe di famiglia.

I monaci dovettero lasciare chiesa e convento nel 1798; la chiesa fu chiusa e divenne prima deposito di polveri, poi ospedale militare. Nel 1801 fu riaperta e passo al clero secolare.

Con decreto dell’arcivescovo Giovanni Lercari del 9 settembre 1801 fu eretta in parrocchia e prepositura di nomina arcivescovile.

I restauri condotti dal 1859 al 1892, anno della costruzione del nuovo coro, furono dovuti prima all’iniziativa del prevosto Giuseppe Oggero, poi a quella del prevosto teologo Nicolo Sciaccaluga, ambedue le volte sotto la direzione del geniale Comm. Maurizio Dufour.

L’arcivescovo Tommaso Reggio inauguro i nuovi restauri la domenica 27 agosto 1893 con solenne Pontificale.

L’arcivescovo G. Siri il 6 giugno 1987 incoronava solennemente la Madonna della Catena.

BIBLIOGRAFIA:
L.M. 115 – 116. D.C. 442. M.R. 335 – 342.

Giuseppe Oggiero, Cenni sulla vita dell’apostolo S. Bartolomeo con aggiunta di notizie storiche sulla Certosa di Rivarolo, Genova 1872, pp. 169 – 197.

I restauri alla chiesa della Certosa di Rivarolo in “L’Eco d’Italia” 1893, 24-25 agosto a firma: Ittocs, con ampia e dettagliata descrizione.

La V adunanza regionale ligure e la Certosa di Rivarolo in “L’Eco d’Italia” del 21-22 dicembre 1895.

G. Cipollina, pp. 248 – 250.

Sac. Giuseppe Galbiati, La Val Polcevera e la Certosa di Rivarolo (dal 1297 al 1801), Genova Certosa 1927, di oltre 500 pp.

P. Novella, 1928, pp. 568 – 569; 579 – 580; 593 – 594.

C.C. ms. pp. 17 18.

“R.D.” maggio-giugno 1987, p. 319.

(tratto dal sito della Diocesi di Genova  http://www.diocesi.genova.it)